Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

sabato 17 agosto 2013

Da versare. Come lo champagne.

Non me ne separo mai. Continuo a rileggerlo perché c'è dentro tutto. Tutto il mondo. Sto parlando di Delitto e castigo. L'ultima volta l'ho letto nell'Est della Siria, lo leggevo di notte, avvolto nel sacco a pelo e contando i mortai che cadevano, alcuni in lontananza, altri meno. Lo sto leggendo anche ora, di nuovo, al Cairo.

Rodja (Rashkolnikov) sta discutendo con la sorella Dunja. Ecco il passaggio:

"Fratello, fratello, ma cosa dici! Tu hai versato del sangue!" esclamò Dunja, disperata.

"Come lo versano tutti", replicò lui, in uno stato di quasi esaltazione. "Quel sangue che scorre nel mondo ed è sempre scorso come una cascata, quel sangue che si versa come champagne e per il quale si viene incoronati in Campidoglio e chiamati benefattori dell'umanità... Basta guardare un po' più attentamente, cercare di vederci chiaro!"

A parte lo champagne (dubito che qui venga versato...), c'è una saldatura straordinaria con quanto sta accadendo in Egitto (e non soltanto), e non soltanto - aggiungo - guardando a una parte in causa. Direi: guardando a tutte le parti in causa. Sangue per il potere. O qualcosa che significhi all'incirca questo.

Adesso bevo una birra.

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