Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 27 settembre 2017

"Tutta la vita": confessioni di un ipocondriaco.


(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Venerdì 29 settembre vi invito al Mercato coperto di Giubiasco (dovrei dire Bellinzona, quartiere di Giubiasco: se mi leggono... Ah, i politici...). Alle 18.15 avrò il grande piacere di proporre al pubblico un viaggio fatto di parole e di immagini filmate fotografate e ascoltate nel mondo, e questo a conclusione del 15esimo Corso di aggiornamento per il medico di base organizzato dal Gruppo Medico Formazione. Grazie al Comitato per l'invito, sono molto riconoscente. Per un ipocondriaco quale sono, è una sfida. Se ne uscirò in piedi, sarò guarito. È un po' mi spiacerebbe (uscire guarito, poiché di uscire in piedi ci conto, si capisce...). L'ipocondria è una interpretazione letteraria del mondo, prima ancora che del proprio corpo.

Titolo del mio racconto: Tutta la vita. Inizio: 18.15. Entrata gratuita con evento aperto a tutti.

Sarà attraversabile anche un paesaggio parallelo, con lo stesso titolo: Tutta la vita. 23 miei scatti per fare sentire (e vedere) come al mondo tutto accada nello stesso istante. Fotografie stampate da Milo Carpi e allestite da Giovanni Sciuchetti e dal suo collaboratore Fabrizio.

Vi aspetto.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

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domenica 24 settembre 2017

Grazie dio che c'è ancora la vita.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Ha vinto la Merkel. Non che mi importasse. Ma: ha vinto la Merkel. Un giorno me l'hanno messa davanti, sul tavolo di una locanda in Grecia, dove avevo appena pranzato. La proprietaria rideva: "Ci ha spremuti come limoni". I tedeschi la chiamano "Mutti". È arrogante come un'istitutrice con i peli sulle gambe. Quale pulsione spinge un popolo a chiamare "mammina" una cancelliera? Ho vissuto un pezzo di vita in Germania: non l'ho ancora capito. La democrazia incapace (o resa tale) di intravvedere l'alternanza ha il fiato malato. Perlomeno pesante.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Due che si baciano come se domani non verrà. Quelli il fiato ce l'hanno buono.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Una ragazza incazzata di brutto con le stringhe della scarpa sinistra scatenate come serpenti. Incazzata come sanno essere incazzate soltanto le donne. Una meraviglia, dai.

Grazie dio che c'è ancora la vita.





sabato 23 settembre 2017

Anche quello che non si capisce.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Non c'è come la notte per vivere. Sono rimasti in quattro. Uno dice che è per macinarla, questione di lasciarsela alle spalle. Uno che è per sentire la vita più forte. Uno compie acrobazie col monopattino e dice ciao, scatta pure la foto. Una, che il più vecchio chiama ragazza, non dice niente. Poi dice che di notte capisce tutto. Anche quello che non si capisce. 

venerdì 22 settembre 2017

Il senso del taccuino.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "La solitudine degli oggetti". Qui di seguito il consueto estratto:

Gli oggetti sono crudeli: sanno stare da soli. Ad alcuni conferiamo, tuttavia, una funzione consolatoria: gli chiediamo di portarci fortuna, di farci compagnia, di farci sorridere, di farci sentire amati e, persino, di farci amare. Oppure di ricordarci un pezzo della nostra vita, una persona cara, una incontrata e mai più vista. Chiediamo loro anche di farci dimenticare un altro oggetto, di cui hanno preso il posto. A volte arriviamo vicinissimi all'intuizione della crudeltà degli oggetti: quando ne conserviamo uno o più di uno, che alla vista o al tatto riconduce al nostro presente un momento o qualcuno, passati entrambi, non più esistenti, verso i quali pronunciamo l'invocazione a riessere, a tornare. In questi casi, dagli oggetti non ci attendiamo che producano memoria, che la inneschino attraverso un'esperienza sensoriale. Auspichiamo che denuncino l'errore che condiziona la nostra vita: il suo essere finita. Ci attendiamo da loro che riparino tale errore neutralizzando l'esistenza della parola passato e celebrino l'eternità del presente. Uguale a dire che conferiamo a tali oggetti un potere miracoloso: la capacità di riavvolgere il tempo. Compiamo l'esperienza della crudeltà degli oggetti quando concludiamo (siamo costretti a concludere) che questa magia non è possibile. Non avviene. Gli oggetti se ne stanno da soli e non ci chiedono nulla. Siamo noi a chiedere. 

lunedì 18 settembre 2017

Vengono fuori le parole.

(c) 2017 weast productions / vietata la riproduzione.

Vengono fuori le parole. Le due o tre che ti sei portata a casa. Chiamale poca cosa. Dopo tutto questo tempo. Dopo tutto: questo guardare, gli occhi sul mondo, gli occhi su ciò che ci sta in giro, sta su di te. Su di te. Dopo tutto quello che ci fa la vita. Ne avessimo una per scriverne. Per almeno scriverne. Sarebbe chiedere troppo che uno la scriva. E se la scrivessi io? Attento allo scatto della paura. Della tua paura. Quella ti sta dietro sempre. Oh, se ti sta. Uguale alla mia. Capire che non c'è come vivere. Come vivere. 

venerdì 15 settembre 2017

L'inaugurazione.

Gli scatti dall'inaugurazione di World Press Photo 17 a SpazioReale. Grazie alle numerosissime persone che hanno partecipato. Grazie anche alla stampa per il racconto dedicato a questo evento. (Fotografie di Resy canonica, vietata la riproduzione).

L'esposizione sarà ufficialmente aperta al pubblico domani, 16 settembre, dalle 11.00 alle 18.00. 

Orari: lunedì`- venerdì, 14.00 - 18.00, sabato - domenica 11.00 - 18. 00- Entrata franchi 10.- (gratuita fino ai 16 anni), studenti e AVS franchi 7.-, catalogo dell'esposizione franchi 29.- Benvenuti.






































mercoledì 13 settembre 2017

Aspettando World Press Photo 17.

(c) vietata la riproduzione.
Verrà aperta al pubblico il 16 settembre alle ore 11.00 la World Press Photo 17 presso SpazioReale, nell'Antico Convento delle Agostiniane a Bellinzona, quartiere di Monte Carasso. Sarà visitabile fino all'8 ottobre dal lunedì al venerdì (14.00 - 18.00), sabato e domenica dalle 11.00 alle 18.00. Benvenuti!

lunedì 11 settembre 2017

Le cose grandi e le cose piccole della vita.

(c) 2017 vietata la riproduzione.
Dal 16 settembre all'8 ottobre, a SpazioReale raccontiamo un po' di mondo. Le guerre, la nostra vita, quella degli animali, lo sport, le cose grandi e quelle piccole che riguardano tutti noi. Benvenuti.