Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

giovedì 30 luglio 2015

Treni.

Giovani migranti sul treno delle Ferrovie nazionali austriache in viaggio da Budapest a Vienna.
È l'ultima grande sfida prima di giungere in Germania o nei Paesi scandinavi. I migranti, partiti dalla Turchia, sono arrivati in Grecia a bordo di piccoli gommoni. Hanno attraversato la Macedonia, la Serbia e l'Ungheria. Hanno dormito, i più poveri, in mezzo ai campi e alle foreste e dentro fabbriche abbandonate, in condizioni terrificanti che Faccia da Reporter ha documentato e presenterà. Per il viaggio da Budapest a Vienna indossano tutti vestiti occidentali e alla moda con la speranza di passare inosservati in caso di controlli. C'è chi viaggia in gruppo e chi solo. A bordo del treno di mercoledì 29 luglio i loro volti sono tesi. Provengono dalla Siria, dall'Afghanistan, dall'Iraq, dal Bangladesh, dal Pakistan, eccetera. Tre scatti.

(c) 2015 weast productions

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Stazioni.

(c) 2015 weast productions
Rifugiati afgani in un sottopassaggio della stazione ferroviaria Keleti a Budapest. Fra qualche giorno prenderanno un treno per Vienna.  

martedì 28 luglio 2015

Confini.

Un ragazzo del Bangladesh si protegge dalla pioggia con un sacco dei rifiuti sulla strada che, dopo essersi fatta sterrata, lo porterà dalla Serbia all'Ungheria.

(c) 2015 weast productions
Un gruppo di rifugiati è stato appena fermato dalla polizia dopo essere entrato in Ungheria attraverso la frontiera verde con la Serbia.

(c) 2015 weast productions

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lunedì 27 luglio 2015

Ti chiedono di guardarti.

(c) weast productions 2015
Belgrado: un afgano con suo figlio a bordo di un treno che li porterà al confine con l'Ungheria, da dove sperano di proseguire il loro viaggio in Europa. Gli afgani hanno un modo speciale di guardarti. È come se ti chiedessero di guardarti. Furoi. E dentro.

venerdì 24 luglio 2015

In viaggio.

(c) 2015 Weast Productions
Faccia da Reporter è in viaggio con un gruppo di 9 profughi siriani, per la cronaca cristiani in fuga, fra cui una bambina di due anni. Destinazione finale e comune un paese nel nord dell'Europa. Se sarà possibile il Blog fornirà alcuni aggiornamenti nel corso del cammino compiuto. Diversamente, le vite raccolte diventeranno un lungo racconto in immagini e a parole al quale si sta lavorando. La fotografia pubblicata mostra una madre afgana con i suoi bambini in un villaggio dell'isola di Lesbos dopo essere sbarcata e dopo avere percorso 35 chilometri a piedi con la speranza di essere registrata dalla polizia. Dovrà aspettare di raggiungere Mitilene. La donna fotografata non ha alcuna relazione con il gruppo che sto seguendo. Tutti i diritti riservati Weast Productions 2015.

giovedì 23 luglio 2015

Escono dalla notte.

Escono dalla notte come al loro posto usciremmo noi.

(Tutti i diritti riservati Weast Productions 2015, riproduzione vietata)










 

Nuovi sbarchi nel vuoto.

Arrivi nella notte sull'isola di Lesbo in Grecia. I rifugiati arrivano a bordo di gommoni, nessuna organizzazione umanitaria è sul posto, nel momento dello sbarco, per aiutarli, fornire indicazioni su dove andare per registrarsi ufficialmente, nessun aiuto a donne e bambini e uomini e anziani. Tutti i diritti riservati Weast Productions 2015, vietata la riproduzione. 










Sbarchi nel vuoto.


Faccia da Reporter si trova in Grecia, sull'isola di Lesvos per realizzare un documentario fotografico sugli arrivi di miglia di profughi dalla Turchia a bordo di gommoni Gli arrivi avvengono di giorno e di notte. Donne, bambini e uomini, anche anziani, sbarcano in Europa e scoprono una situazione di preoccupante disinteresse. Non c'è nessuno a dare loro informazioni su dove dirigersi per essere registrati ufficialmente dalla polizia. Nessuna organizzazione umanitaria locale o internazionale fornisce un aiuto che possa essere francamente definito degno di questo nome. Nessun aiuto. Nei prossimi giorni continuerò a caricare scatti che documentano questa situazione. Mi troverò in viaggio di cui racconterò più avanti e quindi gli aggiornamenti potrebbero anche non essere costanti. Intanto queste fotografie recentissime. Tutti i diritti riservati Weast Productions 2015, vietata la distribuzione.






















mercoledì 1 luglio 2015

Cartoline dalla Grecia.

Giovedì sera, 2 luglio, a Falò su RSI 1 la storia di Andrea Bonetti, ticinese diventato fotografo ufficiale del Primo ministro greco Alexis Tsipras. La sua testimonianza esclusiva e inedita dal dietro le quinte di un Governo che combatte per sopravvivere e la vita dei greci ordinari, quelli come noi: Konstantinos, lo specialista in marketing diventato senza tetto che aiuta i senza tetto, Marina e la sua amica Stella, studentesse di Belle arti che sognano una vita altrove perché “in Grecia non si sogna più”, il dottor Theodoros, direttore di un grande ospedale di Atene il cui figlio si è tolto la vita “anche a causa della crisi”, il dottor Giorgios, cardiologo che visita gratuitamente i suoi pazienti, e Erwin, che ogni mese parte dall'Austria per portare aiuto a chi, in Grecia, ne ha biosogno. Dalle 21.00, su RSI 1. Un documentario Faccia da reporter e  Weast Productions.

© 2015 weast productions

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