Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

sabato 25 maggio 2013

Non ho letto una cosa.


Abbiamo letto di tutto, credo anche voi. L'omicidio di Woolwich, Londra, ci ha dato la scossa. Abbiamo letto di tutto per cercare le risposte, insufficienti di fronte a un'azione come quella dei due ragazzi che uccidono, tentando di farlo a pezzi, un soldato britannico. Resta, come il fumo di una sigaretta che galleggia nell'aria, il senso dello sgomento. Mi auguro che sia lo stesso che proviamo di fronte a ogni efferatezza: di gente che fa a pezzi gli altri ne è pieno il mondo, se non mi sbaglio anche quello piccolo e antico che si chiama Ticino.

Non ho letto una cosa, credo nemmeno voi, nei commenti che necessariamente hanno riempito le pagine dei giornali e i minuti di trasmissione radio e tv. La scrivo qui di seguito, con il beneficio dell'errore, perché in realtà tutto tutto non si può leggere. Magari qualcuno l'ha scritta. Non credo.

Chi fosse interessato al seguito e quindi al testo intero lo può ascoltare cliccando qui sotto.



4 commenti:

  1. Caro Gianluca,

    questa novità del Suo Blog di introdurre una lettura sonora dei suoi pensieri mi piace molto, perché esercita l’ascolto. Come lo ha raccomandato al ragazzo che ha incontrato : “osserva e ascolta”. Ma mi piace anche perché ciò richiede tempo (sottolineo la parola) : fermarsi per ascoltare e guardare, prendere il tempo per essere attento all’altro, per ascoltare il suo raconto, in questo caso per ascoltare i Suoi argomenti.
    E a proposito di essi, vorrei tracciare un parallelo con l’attentato di Boston dell’aprile scorso. Se ricordo bene, il presidente Obama aveva reagito dicendo che posare delle bombe in mezzo ad una popolazione inerme è un atto di terrorismo. Esattamente due giorni prima, Lei aveva riferito nel Suo articolo “Superato come la naftalina”, all’ennesimo “incidente” dove delle bombe sganciate da un caccia americano erano cadute in mezzo ad un villaggio afghano facendo vittime tra la popolazione inerme. Dal punto di vista del diritto umanitario il bombardamento indiscriminato di popolazioni civili è un atto di terrore. Non mi sembra che il presidente Obama l’abbia considerato tale...
    “Ci sono di mezzo solo esseri umani”: gli atti degli uni come degli altri sono inaccettabili. Ma fin che ci saranno due pesi due misure... Sto leggendo “Culture and imperialism” di Edward Said ; il suo libro, scritto 20 anni fa, rimane di una stupefacente attualità per capire come oggi ancora la nostra visione del mondo è formata.
    Aspetto con interesse la Sua prossima lettura !

    Intanto buon proseguimento a Lei.

    Donatella

    RispondiElimina
  2. Mi permetto di farti sapere, che invece non ho ascoltato tutto, non ce l'ho fatta. La lettura, per me è qualcosa di più personale, ti permette di fermarti dove desideri, di ritornare a rileggere qualcosa che ti ha particolarmente colpito, o non hai capito appieno. L'ascolto, ripeto parziale, mi ha dato l'idea di ascoltare, l'ennesima notizia data via radio, di qualcosa di più distante e forse meno reale. Per carità, pura sensazione personale. Mi piace prendermi del tempo per leggere, per me è un rituale quasi sacro. Buon proseguimento nella tua sempre attenta narrazione.
    Xenia

    RispondiElimina
  3. Sin dal primo ascolto ho seguito con coinvolgimento. Gli incipit musicali ( non sono sicura che sia il termine giusto ) hanno creato le pause utili per evocare immagini e riflessioni. Una forma espressiva che incontra il mio consenso. L'espressione ha una forte importanza quanto il contenuto, poiché permette la sua condivisione. Nel caso specifico una forma non esclude l'altra, anzi sarà l'evento,la notizia, la storia, la riflessione o il momento a determinare quella più adatta. Possono essere impiegate entrambe, in alternanza o in contemporanea e se ne potrebbero sperimentare anche altre.
    Buon lavoro ( anche il contenuto incontra il mio consenso )

    RispondiElimina
  4. Se è lecito indignarsi per le bombe andate fuori bersaglio, non si possono dimenticare i "danni collaterali" di quelle arrivate al posto giusto; non si possono chiudere gli occhi sulle stragi di innocenti "perchè lì c'era un terrorista o un capo dei ribelli" o quant'altro. E' estremamente facile processare gli sconfitti di un conflitto (Norimberga docet), molto di più andare a "bacchettare" i vincitori, i potenti della terra: perchè non processare Israele per le sempre più gravi e ripetute violazioni dei diritti umani perpetrate nella striscia di Gaza? Perchè non processare gli USA per le centinaia di migliaia di mine antiuomo (visto che non hanno sottoscritto il trattato di messa al bando internazionale!) che va (scusatemi il termine) "cagando" in giro in tutti gli scenari di querra dove ficca il naso (rigorosamente solo dove c'è da guadagnarci perchè ci sono materie prime interessanti)? Perchè non andare a guardare un po' più da vicino la politica russa, per esempio in Cecenia, oppure la strage di giornalisti non servili verso il potere ma che tentano di dire anche le verità scomode?
    Troppo facile colpire chi sta già a terra di suo, anche perchè da che mondo è mondo la storia la scrivono i vincitori non i vinti; purtroppo questo implica a volte che le colpe dei vincitori vengano passate sotto silenzio o sminuite come "mali necessari in tempi difficili" o altre panzane simili.

    La stimo moltissimo come giornalista, perchè non è facile neanche nel "civile" occidente fare la voce fuori dal coro! Mi raccomando, non si lasci intimorire (anche se ci provano, a leggere un po' tra le righe dei suoi articoli), e continui a schivare le pallottole vaganti, che anche se il giubbotto è antiproiettile, lei no! E il mondo ha bisogno dei suoi racconti "dal vivo" di quello che succede DAVVERO nelle zone "calde" del mondo.

    Grazie per il suo lavoro e per il coraggio e l'impegno che ci mette.

    Saluti.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.