Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

giovedì 16 maggio 2013

Libero di essere matto. Svolta nel caso El Ghanam.

(c) 2013 weast productions
Libero. Per ora, libero di essere ricoverato in una clinica psichiatrica. Più avanti, si vedrà. Lo ha stabilito la Corte d'appello del Canton Ginevra. È una svolta nella vicenda che vede Mohammed Al Ghanam, rifugiato politico, in internamento nel carcere di Champ-Dollon da sette anni. Il suo avvocato d'ufficio (El Ghanam non ha mai voluto avvocati) definisce la sentenza "la fine di una ingiustizia enorme". L'ex colonnello egiziano, caduto in disgrazia a casa sua dopo avere criticato l'ex presidente Mubarak e il suo sistema, aveva trovato asilo in Svizzera nel 2001. Era in carcere a Champ-Dollon, nel Canton Ginevra, perché ritenuto pericoloso per la Svizzera. Una storia dai molti lati oscuri e, a volte, anche incredibili e assurdi. "I giudici svizzeri hanno trovato che Mohammed Al Ghanam non era poi così pericoloso come si pensava", aggiunge l'avvocato Bayenet. E continua: "È vero, ci sono state pressioni dei servizi segreti svizzeri, quelle del Dipartimento di giustizia  polizia del Canton Ginevra. Tutto questo ha avuto un ruolo nella sua incarcerazione." Pierre Bayenet conclude: "Ha perso sette anni della sua vita. Credo che alcune conseguenze non saranno mai più guaribili". L'intervista e la ricostruzione di una vicenda che scotta ancora e che imbarazza parecchio le autorità ginevrine e federali, questa sera nel TG della TV Svizzera RSI. Il 24.5.2012 Falò aveva trasmesso questo nostro reportage sul caso. Per vederlo clicca QUI.

1 commento:

  1. Complimenti per la vostra inchiesta giornalistica. Sono convinta che abbia contribuito allo svolta di questa assurda e triste vicenda giudiziaria.
    Ben venga, questo giornalismo, sempre.

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