Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 3 luglio 2013

La canna. Quella dei fucili.

(c) 2013 weast productions
Il Presidente Morsi in Egitto ha appena parlato. Ora è lui contro le Forze armate. In Egitto, si accettano scommesse. Se capovolgessi la fotografia qui sopra, probabilmente mi darebbe la corretta descrizione della situazione nel Paese in queste ore. Ho come l'impressione che domani mattina mi sveglierò con i carri armati davanti all'albergo, ma sicuramente mi sbaglio. Comunque mi tengo la barba, da qualsiasi parte vada il mondo da questa (sua) parte: se rimane Morsi ci faccio un figurone, se lo cacciano (o lo arrestano i militari...) posso sempre dire che sono un calciatore, infatti loro, la barba, ce l'hanno tutti, o almeno, ce l'avevano quando guardavo ancora la televisione.
Una vita fa avevo scritto un post intitolato "La barba e la canna" o qualcosa di simile. Intendevo, voglio chiarirlo, la barba degli "islamistI" e la "canna" con la quale molti identificavano i giovani rivoluzionari egiziani (cannaroli). Oggi capisco che questo titolo aveva un contenuto e un significato anticipatori: la canna dei fucili. Almeno se ne facessero una. Buonanotte dal Cairo. 

2 commenti:

  1. Caro Gianluca,

    Seguo da vicino i Suoi reportage dal Cairo. Da vicino: l’espressione sembra piuttosto appropriata poiché le Sue straordinarie fotografie mi tuffano dentro gli eventi. Ne sento il calore, il rumore, il ribollio, l’effeverscenza. Forse si, la febbre sta diventando troppo alta. Ma per me tutto ciò indica che gli Egiziani stanno diventato di nuovo, dopo anni di piombo, soggetti, padroni della loro storia, e desiderosi di rimanerlo. Anche se (per il momento) il modo di scrivere la loro storia può sembrare caotica. Ottimismo sfuocato ? Può darsi...
    Questo non significa pertanto mettersi la testa nella sabbia e minimizare i rischi, sopratutto se i militari tornano sulla scena. Ricordo che Lei stesso aveva risposto a un mio commento : “i militari sono ossi duri”. Un’ammonizione per la classe politica egiziana, tanto più che i militari sono allenati per fare la guerra non per governare.

    Un’ultima osservazione : vedo che ha messo da parte il bianco e nero e che è tornato a fotografare a colori...

    Malgrado tutto, buona serata a Lei e al Cairo !

    Donatella

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