Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

lunedì 22 luglio 2013

Kate e il mio pesce in carpione.

La Duchessa di Cambridge è all'ospedale. In maternità. Col Principe William al suo fianco. La famiglia reale UK con il fiato sospeso. Il mondo - scrive la BBC - è in attesa. Di più: in spasmodica attesa.
Io ho comprato un pesce in carpione alla Coop: ho sbagliato. Soldi buttati. Non oso toglierlo dal frigo e apparecchiarlo per timore di perdermi il momento che apparentemente tutti aspettano. Non lo mangerò mai. Mi sento quasi qualcosa anch'io, nella pancia. Vuoi vedere che?.... Eppure, cristosanto, non l'ho mica fatto io quel bambino. Non ce l'ho io il sangue blu.
Aspetta: l'ANSA scrive che è iniziato il "travaglio" e che c'è un "esercito di mamme e davanti al St. Mary's Hospital" e che tutte queste mamme (mi viene l'ansia soltanto a immaginarle) urlano "forza Kate". Il travaglio, ooooodddiiio, Kate, respira, ti prego, uno dentro uno fuori, ancora uno, e spingi, spingi ora, Kate, respira, un bel respiro profondo.
Auguro tutto il bene del mondo a Kate e a suo marito e un bimbo splendido.
E invidio - ci sto arrivando - i fotografi e cameraman schierati davanti all'ospedale: un'immagine riuscita, quella giusta, ti sistemerebbe per una mezza vita. Del tipo: tendina scostata e mamma che guarda fuori, ancora un po' scossa, provata, con il neonato in braccio che fa ciao (ma come fa?) con la manina. O uno scatto di Pippa che è lei è lei sì è lei e che si fionda dentro l'ospedale come sa fiondarsi soltanto ella.

È tutta invidia, lo so. Quella di uno che porta a casa sempre e solo immagini di sfigati. A me piacciono gli sfigati, va bene? E a tanti miei colleghi pure. Perché non sono sfigati.
Che fatica piazzarle, però, queste immagini! Perché se la BBC scrive che "il mondo è in attesa" che si compia il parto di Kate, sarà pure vero. Si aspetta quel parto, il suo.

Io non ci credo. Non penso che il mondo sia fesso. La stampa è fessa, questo sì, ma non il mondo. Mi piacerebbe, allora, che domani la BBC - tutti, non soltanto la BBC - iniziasse a raccontare un parto al giorno. In ciascuna area del mondo. Con protagoniste donne che hanno tutti i nomi possibili e immaginabili. Sono sicuro che il mondo aspetterebbe davvero. Comincio io, con Amina, origine: Kenya.

Ho deciso di togliere il pesce in carpione dal frigo e di mangiarlo.

Il sito della BBC:

(c) 2013 BBCNEWS


Amina:

(c) 2013 weast productions

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.