Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

giovedì 4 aprile 2013

Una Balena a Milano.

(c) 2013 weast productions

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A Milano è stata inaugurata una esposizione visitabile al Museo del '900. Fra le opere esposte c'è "La Balena" di Giona Bernardi (insieme a un'altra sua creazione). Trovo entrambi i lavori bellissimi. La Balena è anzi straordinaria: trattieni il fiato, ti tuffi dentro la vita, li riapri quando l'acqua non ti ha ancora fermato e respiri. Capisci di poterlo fare. E scopri qualcosa che non dimenticherai. Se avete tempo, andate a Milano al Museo del '900 e chiedete della Balena. 

1 commento:

  1. L'ultima volta, dopo aver risalito le scale del Convento, ho detto che stavo cercando di imparare a prenderle in consegna, le foto, e ti ho chiesto di dare un'occhiata al mio 'Due sguardi.'

    Questa volta sono di ritorno da un'altra mostra fotografica, più ampia, allestita più lontano da casa. Scene di vita quotidiana di una Parigi del secolo scorso: tenerezza, ironia e denuncia, dico io. Anche in questo caso tutte foto in bianco e nero, tutte con gli stessi occhi dietro al mirino e tutte pronte a rovesciarti addosso una secchiata di storie. Anche questa volta, solamente dopo essere di nuovo uscito, ritornato alla tua normalità - o a quella che pensi che sia, ti accorgi se quel che hai appena visto ha avuto effetto oppure no, se ti si è attaccato addosso qualcosa. Ieri, tornando a camminare tra le strade di Milano, non si sapeva più come asciugarsi, dalla pioggia, sì, ma soprattutto dalle storie.

    Mi piacerebbe chiederti anche questa volta di dare un'occhiata al mio nuovo sguardo. Questo perché mi piace pensare che 'Paris sous la pluie' (http://giovannascaja.blogspot.ch/2013/04/paris-sous-la-pluie.html) sia un po' una sorella di 'Due sguardi', mi piace pensare di riempirmi le tasche dei vostri taciti suggerimenti, piano piano.

    Stavolta non ho avuto tempo di visitare il museo del Novecento, però ho avuto modo di pensare che la serie 'Le regarde oblique' di Doisneau mi ricordava le foto qui sopra, che l'idea di raccontare chi non è mai sotto i riflettori, di prendere in consegna le immagini trovate per strada mi ricordava un tavolino da té rotondo con le gambe basse e un signore sulla cinquantina, che lo sguardo di questo fotografo, pur su campi diversi, me ne ricordava un altro, una sensibilità già incontrata. Così mi chiedevo cosa ne pensassi di lui.

    Ultima cosa: magari andare a trovare La Balena, potrà trasformarsi, per qualche curioso che deciderà di seguire il tuo consiglio nelle prossime due settimane, in una scusa per dare un occhio anche a 'Paris en Liberté'. Credo possa valerne la pena. Grazie per il tuo tempo man, a presto.

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