Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 1 gennaio 2013

2013.

kristo, mi sono acceso 3 sigarette, se ne stanno lì tutte in fila nel posacenere che è un sottotazza similasiatico che qualcuno mi ha regalato una vertigine di anni fa: non regalatemi ceramica, nemmeno oggi che ho passato i quaranta! Non sono diventato più tenero. Le mie amate marlboro rosse sono piene di sostanze pensate non soltanto per rendermene perdutamente schiavo, ma anche per bruciare come una otto cilindri: tre mocciose vestite di bianco fanno a gara a chi si consuma più in fretta. A chi per prima arriva al volgere dell'anno. Vince l'Esausta, la Bruciata-fino-alle-ossa. C'est l'amour. Consunzione. Ci beviamo le palle sparate dal primo che passa, vuoi mettere quelle dei media? Ci beviamo gli alleggerimenti. I commenti. Gli editoriali creativi. Le scalette. I palinsesti. Le impaginazioni. Gli approfondimentiiiii. L'ha detto la televisione. L'ha detto il giornale. La radio. Internet. L'ha detto questo e quello....  Sempre lì a crederci. E il giorno dopo, pour cause, siamo davanti allo specchio a cercare capelli bianchi, rughe del day after, occhiaie, foruncoli, millimetrici cedimenti adiposi plurisituati. Fortuna che c'è una soluzione a tutto. Un dottore per tutto. Una pastiglia per dimenticare una notte passata con quello sbagliato, che-se-lo-rivedo-giuro-che-gli-rigo-la-macchina. Che c'è lo sballo per sgroppare quella-che-nemmeno-una-ventosa-ti-starebbe-addosso-tanto. Che c'è un dio-santo-pensaci-tu-che-altrimeti-m'-incazzo. Per tutto. 
C'è, ancora, il senso della solitudine. Dove trovare l'altro. C'è il senso della ricerca. La voglia di dire due parolacce tantoperdire. Due cose che zittochetisentono. Esempio: troppi somari in circolazione. Troppi nei posti che contano. E troppi nei posti che non contano, ma tutti a cantare in coro. Ridersela: che bello. Entrare così nel nuovo anno, anche quando c'è altro, ben altro, che fa male, dentro, così in fondo che non ne hai idea.


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