Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 17 ottobre 2012

Ogni vostra parola.

Immagini da "Raccontami una fotografia", andato in scena al Teatro Sociale di Bellinzona il 16 ottobre 2012. Grazie al dottor Roberto Malacrida, all'artista Ivano Torre, a chi si è fidato di me e ha lasciato che fotografassi la sua vita. Grazie a chi mi scrive: assorbo ogni vostra parola. Grazie al pubblico del teatro.

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

(c) 2012 Manrico Pierangeli

2 commenti:

  1. Raccontare la realtà della guerra , i suoi risvolti, in un contesto come il teatro, dove la realtà viene spesso dissimulata, ha rappresentato una sfida importante. Gianluca ha creato un filo di continuità con l'esposizione " il resto della vita" ed è riuscito a spingersi ancora oltre, sollecitando la componente emotiva che si è fatta strumento di conoscenza.
    In quale posto migliore se non a teatro ?
    Le fotografie proiettate, il gioco sottile delle luci, il ritmo delle percussioni hanno fatto in modo che potessimo entrare attraverso " gli squarci" che le riflessioni estemporanee e non di Gianluca aprivano. La percezione delle vite raccontate è diventata più profonda o come è stato ben detto si è cercato di raggiungere " l'evidenza della verità ".
    Vi era inoltre il preciso intento di voler trasmettere un messaggio di speranza. I protagonisti delle fotografie sono ancora in vita e la maggior parte di essi è riuscita ad elaborare i traumi subiti e a trovare l'energia per andare avanti.
    L'ultima fotografia proiettata racchiude in sé tutti questi aspetti.
    I risvolti drammatici di un paese in conflitto nelle ustioni del corpo di una bambina. La sua salvezza nelle mani di medici appartenenti ai due paesi in guerra. In questo caso uniti nel comune intento di salvare una giovane vita.
    Questo ci dimostra quanto siano meravigliose le risorse che gli esseri umani dispongono sia nella lotta per la propria sopravvivenza che in quella altrui.

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  2. Abbiamo postato in fretta (sotto). Presi dalla foga di esternare. Non possiamo lasciare queste fotografie da sole ... Improvviso un sunto (vado a braccio alcune scontate altre attingo alla mia memoria ...).
    01. Esterno teatro;
    02. Noi dentro al teatro;
    03. Sempre noi a teatro (un'altra angolazione);
    04. Il bimbo (mi pare palestinese ...) in cura di pastiglie per tenerlo tranquillo dagli shock della guerra;
    05. Il bimbo all'assalto (alla mostra immagine 1-2-3). PS. ho avuto un momento sgarbato da parte mia durante l'apertura della mostra "Il resto della vita" a SpazioReale. Una signora, intente entrambe a guadare le immagini 1-2-3 del ragazzino armato, mi chiede: - sarà un'arma vera? - le ho risposto di impeto e malamente: - non credo gli e l'abbiano comperata alla Manor - Poi la reazione quasi commossa della signora per la mia risposta poco gentile o l'idea dell'arma vera imbracciata dal ragazzo (voglio credere). Mi ha un po' scombussolata. In fondo non lo so, e allora mi sono scusata con lei raccontando le mie percezioni.
    Abbiamo fatto così un pezzo di percorso alla mostra assieme. È stato interessante.
    06. Rifugiata siriana. Se ben ricordo ha un figlio o un parente in tenera età, con un braccio ustionato.
    07. Magico musicista: Ivano Torre;
    08. Il meraviglioso bimbo (la mise è uno spettacolo) mi pare pure in fuga dalla Siria, preso dal suo telecomando "sfasciato" più che dalle notizie del TG;
    09. Egitto! La rivoluzione ed oltre;
    10. Credo fra i primi rifugiati siriani. Di certo la cuffia del bimbo al centro in realtà è di colore rosa;
    11. Il gigante buono accecato;
    12. Soldato siriano, ferito, passato poi con i ribelli;
    13. Scritte (graffiti) a El Cairo;
    14. Gianluca (di certo giornalista e reporter improvvisatosi attore) seduto a teatro nella sua terza parte "scherzosa";
    15. Ragazza rifugiata e speranzosa. Vittoriosa;
    16. GG;
    17. GG e noi;
    18. Sempre noi e GG;
    19. La mia immagine preferita. Assil. Una grande resiliente.
    20. The end! Fine spettacolo! Meritate presentazioni e meritati applausi.
    Anche le parole non sono mai abbastanza, per le cose che ci circondano, ci riguardano. Che contano!



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