Dove sei finito, vecchio rincoglionito
che non sei altro? Lo sai che hai un blog da aggiornare, lo sai? Che
un due parole al giorno, santiddio chiediamo troppo, chiedo troppo,
chiedono trooooppoooo? Che due parole al giorno, ma scrivile, anche se
stai strisciando verso posizioni nemiche sulla pancia e poi sulla
schiena e successivamente in mezzo al fango e già che ci sei
attraverso il filo spinato e sui cavalli di frisia e, per quanto te la
tiri, dentro i cunicoli scavati dalle talpe con un pacco di diottrie
furbamente aggirate. (Ma come fanno? Loro vedono!)
Ora te lo dico: strappa la spoletta a
due o tre parole, non è che tu sia tenuto a fare altro, molto altro.
E conta: uno, due, tre, quattro.... Se al cinque le hai ancora nella
tastiera, quelle parole, la pagina (lo schermo: che è peggio) ti
esploderà in faccia come un budino dimenticato sulla lavatrice ormai
(e definitivamente) giunta alla centrifuga. O. Kristo. La mia fa 1400
rotazioni al minuto. La sto ancora pagando. Giuro che la pago. Tutta. Conto sempre ancora: attendo il numero oltre il quale non si può più andare.
Si può dire che c'è in giro un odore
di aria fritta? Non si può? Ritiro.
C'è in giro un odore di aria fritta da
paura. Sorry, è il copia incolla sballato.
Ho avuto problemi alla batteria della
macchina, a terra due volte di fila. E con il polpaccio destro
facendo jogging. L'orologio automatico mi va avanti di un paio di
minuti. Leggo dei titoli (sui giornali) che mi fanno venire una
voglia irresistibile di essere analfabeta. Guardo i telegiornali e mi dico che non ce la raccontano giusta. Ci fanno. E di brutto.
Ho visto una coppia uscire da
un'agenzia specializzata in viaggi scontati: troppo felici. Dove casso andranno in vacanza? Viaggi scontati: come il fatto che siamo vivi.
Una mia amica mi chiama da Beirut: c'è
posto in Svizzera? Me lo chiede così, dopo una bomba. C'è gente che
aspetta in Grecia per venire da queste parti, a vivere: questa gente aspetta un paio di carte false per le quali ha già
fatto carte false. Sento un'aria che sa di “troppo tardi”.
C'è chi mi scrive storie. Se servo a
questo, benvenuto mister.
Ci vuole un bel coraggio: per vivere. E per
qualcuno. Rispondo al telefono anche nella notte: Hallooo? Hello!
Sorry? Sono io! Tu? Io... Dove sei? Sotto le bombe. Silenzio.
Dall'altra parte: grazie. Per cosa? Per stare zitto. Okay. Okay.
Ciao. Ciao. Scusa?... Sì... Porti ancora i capelli lunghi? Ancora...
Grande. Cosa hai detto? Lascia stare. Okay. Okay. Ciao. Ciao. Click.
Oggi ho visto una donna bellissima. Lei
si è accorta che c'era un pirla che la stava guardando. Attaccati al
tram, mi ha detto. In realtà, la stavo guardando perché camminava come se stessedadiodasola.
Ragazza, io ho da scrivere, io
ho un blog. Un blog da tenere in piedi. Da tenere in vita.
C'è in giro un'aria... Sempre
uguale. Di un piatto da paura.
Appunto !! Urgono le tue considerazioni sul mondo e le tue storie dal mondo. Muoviti, fai presto.
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