Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 29 novembre 2016

Una nuvola sulla vetrina.

© 2016 weast productions

Passare davanti alla vetrina di un caffè e vedere qualcuno, dopo il lavoro, che sta leggendo Il senso del taccuino. Ho dato un'occhiata da vicino, col fiato che uscendo dai miei polmoni trasformava il vetro in una nuvola opaca. Stava leggendo a pagina 15:

Il mentolo. Quello mai. Neanche con la bocca di una pistola spalancata davanti agli occhi. Guai a chi glielo toccava. Al mentolo non avrebbe rinunciato mai. Scorrono paesaggi. Non sono granché. Su, su, su: un po' di fantasia, un po' di vita, perdio. Dio? A questo punto il mentolo è ormai un ricordo. O quasi. Il paesaggio, oltre il finestrino dell'automobile, si è fatto insipido. Meno ancora, se possibile. Serve buona volontà per stare dietro a Dio. Oh, se serve.

Ecco: mentre la mia (forse prima) lettrice stava per voltare pagina, un istante prima che lo facesse, io avevo ormai svoltato l'angolo, lasciandomi dietro una nuvola di vapore forse troppo grande per passare del tutto inosservata. Buona lettura, se avrete interesse a scoprire qualche foglio del Taccuino

1 commento:

  1. Quando ho letto della novità, mi sono sentita come una bambina che aveva ricevuto il suo regalo di Natale senza aver ancora scritto la letterina! Una bella emozione, che mi ha fatta sorridere e davvero tornare un po' bambina. Ogni volta che mettevo da parte una pagina del giornale di sabato, mi dicevo che sarebbe stato bello averli raccolti in un volume. Et voilà!
    Grazie Gianluca!
    Stefania

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