Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

lunedì 28 novembre 2016

Il profumo dell'inchiostro.

© 2016 weast productions / laRegione

© 2016 weast productions / laRegione

È fresco di stampa Il senso del taccuino. Scritti scelti 2012 - 2016. Sarà in libreria da domani, al più tardi nel corso di questa settimana. Il volume propone 32 testi, di cui uno inedito, accompagnati ciascuno da una fotografia che ne fornisce lo spunto, oppure il fondale, come a teatro. 205 pagine per raccontare la vita: dalle storie d'amore alle guerre, dall'amicizia alla solitudine, dai sogni ai sogni, dalle speranze alle speranze, da quelli che siamo a quelli che ci sarebbe piaciuto essere e che forse, un giorno, saremo. Per me, il senso del taccuino è il sesto senso del giornalista: quello sguardo sul mondo che non si sazia mai e che, per davvero, è ciò che rende liberi e indipendenti. Capaci di resistere alle versioni preconfezionate della realtà. Che è come dire: della nostra vita.

Ho annusato la prima copia, che mi è stata consegnata oggi: non c'è come l'inchiostro per dirti che il mondo non si racconta mai abbastanza e farti venire una voglia pazzesca di continuare a raccontarlo.

Grazie a Matteo Caratti per le sue riflessioni introduttive e per lo spazio concessomi.

(Edizioni la Regione, progetto grafico Variante agenzia creativa, stampa Salvioni Arti grafiche).

Ci sarà una presentazione all'aperto con proiezione di immagini su grande schermo: gli aggiornamenti qui. 

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