L'immagine che segue non è adatta a un pubblico che non dispone, per età o predisposizione, della capacità (ma esiste davvero, questa capacità?), di gestire immagini di forte impatto emotivo, quali corpi senza vita, vittime della violenza scatenata dalla guerra o da quella che vogliono fare passare per tale. Perché molto spesso si tratta di violenza e basta, scatenata dagli interessi, dai soldi pagati per farti fare certe cose, dalla tua disponibilità innata a superare un confine terribile e terrificante. C'è chi dice che quanto sta succedendo in Ucraina è una guerra sponsorizzata da alcuni individui che hanno i soldi e quindi gli strumenti per agire sugli altri, per nutrire ideologie (o pseudo-tali), passioni, eccetera: molti soldi. Una guerra privata, insomma. Ci credo sempre di più, da anni: credo di averci creduto quasi da subito. Non sarebbe la prima alla quale assistiamo. Nel mondo arabo-musulmano si parla di "tribù", di "clan", di "famiglie" potenti e in grado di muovere piccoli eserciti. Qui sembra essere la stessa cosa. Possiamo fare finta che tutto questo non esiste, che stanno per arrivare i Mondiali di calcio e ci spaccheranno le palle con le partite spacciate per incontri dall'esito o tragico oppure risolutore. Faranno finta di farci ancora una volta, perché in realtà non ci fa nessuno: facciamo finta noi di lasciarci fare. Ed è un peccato. Perché basterebbe chiedere o un racconto del mondo serio oppure rivendicare il diritto di passare un'estate tranquilla, sapendo che è un'eccezione, una delle poche che ci siano concesse al mondo.
Ora, se avete superato le condizioni poste dalla mia premessa, guardatela pure questa immagine: a stupirsi o a chiedersi come succeda che uno spinga sul grilletto per fare fuori l'altro che ha davanti, uno ci fa pure la figura del fesso. Di quello che non ha capito niente e che ha perso il treno. E va bene: treno perso e fesso diplomato. Non siamo in pochi. Tutto questo, cari lettori, sta succedendo in questi minuti, mentre leggete. Se credi che la guerra...
Ora, se avete superato le condizioni poste dalla mia premessa, guardatela pure questa immagine: a stupirsi o a chiedersi come succeda che uno spinga sul grilletto per fare fuori l'altro che ha davanti, uno ci fa pure la figura del fesso. Di quello che non ha capito niente e che ha perso il treno. E va bene: treno perso e fesso diplomato. Non siamo in pochi. Tutto questo, cari lettori, sta succedendo in questi minuti, mentre leggete. Se credi che la guerra...
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