Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 23 giugno 2017

Il senso del taccuino. E il senso dell'estate.

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Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Un vertiginoso accadere". Un modo per ricordare un reporter e un amico caduto sul terreno a Mosul, Stephan Villeneuve, per intuire come tutto al mondo accada nello stesso istante, per raccontare di un'amica di Londra, Glenn, che vorrebbe che il suo ex fidanzato intuisse il momento in cui lei se ne troverà un altro, per raccontare di un fotografo che non fotografa più in attesa di tornare a fotografare e insomma per entrare nell'estate e per andare al mare consapevoli che la vita è un regalo.

Con il Taccuino ci ritroviamo - se Dio, che fatica la maiuscola, o chi per esso lo vorrà - a settembre (va in vacanza anche il Taccuino, non io), con altri racconti dal mondo ci ritroveremo molto prima, da un paio di posti che mi aspettano (o così mi illudo che facciano...).

Qui di seguito il consueto (e dagli) estratto:

Succede che un amico metta un piede su un ordigno nascosto in una strada di Mosul. E salti per aria. Succedono tante cose nella vita. La notizia è subito circolata su Facebook. Insieme alle immagini di una giovane coppia che annunciava la nascita del primo figlio. I due fatti si sono toccati, per un istante, si sono sovrapposti. Anzi: il bimbo della giovane coppia potrebbe essere venuto al mondo nel medesimo istante in cui il reporter francese Stephan Villeneuve se ne andava. Il piccolo non ne saprà mai nulla. Chissà cosa avrà pensato Stephan negli ultimi istanti? O un istante prima, una frazione di secondo prima dell'esplosione: a che cosa stava pensando? Succede che la vita ci conceda l'intuizione del suo accadere simultaneo. La tragica fine di un amico e i primi respiri di un neonato annunciati nella sincronicità di Facebook e effettivamente sincronici, simultanei, chiedono di approfondire questa intuizione. Al mondo, tutto avviene nello stesso istante. Non ne deriva alcuna relativizzazione dei singoli fatti. Al contrario: ciascuno di loro viene in questo modo inserito nella dimensione di un vertiginoso accadere.

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