Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 25 aprile 2017

Nemmeno l'Aqua Velva.

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Cleofe, sei fatta di gomma. Rimbalzano su di te le buone intenzioni. E anche quelle che lo sono meno. I sogni, perdio, rimbalzano. I mezzi sogni pure. Non attacca nemmeno l'Aqua Velva, su di te. Sei insensibile, fatta di ghiaccio. Abbondante come una promessa. Tagliente come la delusione. Cosa sarà mai un bacio in preselezione stradale? Mi hai fatto scendere dalla macchina sulla curva, che poteva anche essere pericoloso. Donnone, Cleofe! Ecco quello che sei. Non c'è come stare, solo e di notte, davanti a un distributore automatico di bibite e dolciumi per sentire la vita. L'Aqua Velva, sollevata da un filo di vento. Inutile, anche lei, nel tentativo di domarti. Trovane un altro come me, Cleofe! E se lo trovi, fammi sapere.

Da un monologo stradale notturno, leggermente adattato, ma davvero soltanto leggermente. In relazione a un uomo e a una donna sui quasi 70 anni che avevano trascorso insieme 2 ore buone al bar e davano l'impressione di conoscersi. In fondo anche di intendersi. Giurato che è vero. Meraviglia di una vita. 

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