Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

giovedì 10 aprile 2014

Miseria, se non è chiedere troppo.

"La mia vita da profuga è passare da una stanza all'altra. Dico stanza, ma non sono stanze quelle che ho visto, non è una stanza quella in cui sopravvivo con la mia bambina. È un buco ricavato dentro il cemento che trasuda umidità da ogni lato e sull'umidità si forma una peluria verde e grigia che manda un odore irrespirabile e malsano. Ci rende malati, tutti quanti, dopo che ci ha ammalati la guerra, il parto della sua creatura mostruosa, la paura, che si è mangiata la nostra testa e i pensieri che ci stavano dentro. Pago l'affitto senza sapere come, con i mesi scoperti che si accumulano, per questa casa che non posso maledire perché se lo facessi dovrei pensare che sotto le bombe si stava meglio. Mendico la pietà che mi si lasci vivere almeno nella miseria." (Una madre siriana - Continua).

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