Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 4 ottobre 2011

Ho staccato la presa (del trenino)

(c) 2011 weast productions
Questo in fotografia sono io. Mi sono staccato. Da solo. Per qualche giorno (o forse magari soltanto per qualche ora) fino a quando mi verrà in mente qualcosa da scrivere o su cui scrivere. In realtà non è che manchino gli argomenti, ma ho soltanto voglia di mostrarli, non di scriverci. Oggi mi sono portato a casa un volume di fotografie, grandi firme per un grande lavoro sui volti dalle/nelle guerre. Sulle facce degli esseri umani dentro una guerra. Sullo stesso scaffale c'era un altro volume, "Scopri il tuo hobby", il titolo diceva all'incirca questo. Gli ho dato un'occhiata cattiva. Possibile che dobbiamo per forza averlo tutti, un hobby? "Non hai un hobby????? Poverinoooo". Già. Poverino. Ho soltanto il mio fottutissimo lavoro. Ma non lo cambierei per nessuna cosa al mondo, per nessun hobby al mondo. Nemmeno se mi regalano un puzzle da dieci milioni di pezzi o un trenino elettrico con 14 binari, l'alta velocità, i semafori veri e 12 locomotive. Non mi porterebbe da nessuna parte. Ci scriviamo presto.

8 commenti:

  1. La scorsa estate ho incrociato casualmente il tuo sguardo "austero" a Bellinzona e mi era venuta in mente questa poesia di Eugenio Montale (da Ossi di seppia) che recita così: "Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d'un greto, esiguo specchio in cui guardi un'ellera e i suoi corimbi; e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto. Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano. Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d'una giovinetta palma".
    Ogni tanto, in certi tuoi post, ci trovo un pó di quella velata nostalgia di cui recita la poesia. Rigenerati a modo tuo e lascia gli hobby a chi ha del tempo libero da riempire.

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  2. Non sei fra quelle persone, che aspettano che arrivi il venerdì sera, per iniziare a vivere e fare ciò che gli piace??
    Ma meno male!!!!!
    Poverini loro, che si accontentano di guardare al tempo che passa.
    Tu hai l'adrenalina della vita nel sangue, hai la scintilla negli occhi.
    Tu hai l'abbonamento generale e non la carta giornaliera!!!!
    A proposito di foto, mi hai dato un'idea,...ci risentiamo presto..
    Xenia

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  3. Ricevo da Sabrina, che mi chiede di pubblicare facendo da intermediario, perché non riesce a loggarsi. Lo faccio volentieri, ma qualcuno potrebbe postare qualche dritta per chi ha problemi a scrivere commenti? Grazie infinite. Ecco il testo di Sabrina:"Una sosta, una pausa, una fermata di autobus. Per terra una sigaretta accesa. Tramonto d’eremita. E poi passi, tonfi, colpi sulla terra nuda. Ombrelli e regali e parole dimenticate dalla fretta in un’altra città. Raffinato cantore di vita: serve un burrone per poter volare. Su su fino alla luna che ancora ti aspetta.
    Chi l’ha detto che hobby non possa significare una pausa dal mondo?

    Saluti cari
    Sabrina"

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  4. Cara Leila, mi colpisce l'immagine della sofferenza portata con sé come un talismano. Mi colpisce senza sorpresa. Quasi una conferma. La sofferenza testimoniata e quella provata. Che poi si scioglie con i momenti diversi, forti e vitali, ma resta come increspatura anche dell'acqua più quieta. E poi un po' mi imbarazza trovare conferma nei versi di Montale, quasi fosse troppo, un paragone spropositato. Ma ti ringrazio per avere riportato questi versi anche alla mia memoria. La nostalgia è, credo, una forma di consapevolezza che le cose vanno come vogliono, in mille modi diversi, e tutti concomitanti. Quasi il mondo volesse costringerci ad assecondare una forma di relativismo innato nella natura. Opporsi rende, credo, un po' nostalgici nei confronti di cose viste, persone incontrate, voci ascoltate, nel tentativo di fermarle e sottrarle così all'impeto normalizzatore del mondo. .

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  5. Xenia, grazie come sempre, e tu come sempre anche divertente e ironica. Davvero mi incuriosisce quanto tu soltanto abbozzi, circa la fotografia. Sorprese in arrivo, mi auguro di poterle ospitare anche in questo spazio.

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  6. Ciao Sabrina, prima di tutto niente panico, se ce l'ho fatta io a postare commenti, ce la possono fare tutti.
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    6)Bravissima, ce l'hai fatta, il tuo commento è stato pubblicato.
    Buon lavoro.
    Xenia

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  7. Colorata o in bianco e nero. Lo scatto di una vita. La decisione di stamparla a colori o in bianco e nero, può cambiare la percezione di quella vita e del contesto in questione???
    Sorprese in arrivo? Per il momento, solo uno spunto di riflessione di osservazione, un viaggio fra volti, occhi, che sembrano lontani anche se sono attuali...poi, forse anche sorprese in arrivo...
    Xenia

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