Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

domenica 4 settembre 2011

Dipendenza

(c) 2011 weast productions
E' sempre piu' dannatamente difficile andarsene. Lasciarsi alle spalle (per un po' di tempo almeno, il minor tempo possibile) la guerra. Gli spari di giorno. E quelli di notte. L'adrenalina. Esserci. La gente che ti confida con assoluta onestà le proprie idee e emozioni. La fiducia che si crea fra uno che stringe un Kalashnikov e tu che hai in mano soltanto una telecamera. Lui potrebbe ucciderti. Tu potresti filmarlo in modo da farlo risultare una bestia assetata di sangue. Se non ti uccide prima. Perché dovrebbe farlo? Tu non gli chiedi altro che di spiegarti chi è, di raccontarti la sua vita, cio' in cui crede. Nessuno ti uccide guardandoti negli occhi.

2 commenti:

  1. Perchè il "ritorno" è incluso addirittura nel significato biochimico di adrenalina, in quanto trattasi di un ormone coinvolto nella reazione "combatti o fuggi" (fight or flight).
    ..considerando che il tuo lavoro non è quello di combattere nel senso piu' primitivo del termine, la tua unica alternativa è quella di.. tornare. ;)

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  2. Te lo spiega poi chi è? E le cose in cui crede?
    Con che parole riesce a spiegare la sua "normalità" a qualcuno che il suo mondo lo vede unicamente attraverso quella telecamera (e mi riferisco a noi, qui). Questo mi incuriosisce. E mi chiedo poi se da qui io le saprei capire quelle parole.

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