Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 4 agosto 2015

Famiglia siriana okay. E: una domanda soltanto.

La famiglia di siriani cristiani che avevo incontrato nel momento dello sbarco sull'isola di Lesbo e che ho seguito per giorni è arrivata a destinazione in Europa: chi in Germania, chi in Olanda, chi in Svezia. In Svezia la madre con la piccola Rita e un cugino. Seguirà il seguito del viaggio e del racconto. Le immagini dei giorni trascorsi finiranno, se troveranno un porto di arrivo anch'esse (dovrebbero...), in un volume stampato.

In questo scatto, un gruppo di migranti afgani riposano davanti a una stazione di polizia sull'isola di Lesbo, presso la quale speravano di ottenere la registrazione ufficiale di "profughi" (grazie alla quale possono eventualmente affittare una camera - non gli afgani, che sono poveri -  e, soprattutto, acquistare i biglietti per il traghetto verso Atene e da lì i biglietti del treno verso il confine con la Macedonia). Altri chilometri li separano invece dalla città di Mitilene, dove avverrà la registrazione ufficiale. Nessuno li informa. Nessuno li assiste. Nessuno. Faccia da reporter non fa alcuna predica. Formula una domanda soltanto: e se un giorno toccasse a noi?

(c) 2015 weast productions



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.