Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 23 novembre 2016

Anche così non sarà mai abbastanza.

Quando ci dicono che siamo bombardati dalle notizie e dalle immagini, quasi volessero privarcene oppure decidere loro quali concederci (grazie!) e quali, invece, censurare (uh?), mi chiedo se siano mai stati sotto un bombardamento vero. Uno con le bombe che fanno buuum, per capirci. Sceglierebbero un verbo diverso, garantito. Improvvisamente convinti che quella bomba va mostrata a tutti. E che anche così non sarà mai abbastanza.  

(c) 2016 weast productions / tutti i diritti riservati

lunedì 21 novembre 2016

Nel rimbalzo trascurabile dei pensieri.

Non è facile. Con un biglietto d'aereo in mano, tornare. E lasciare che chiedano: ≪Dove sei stato?≫. Dove sono stato? Mai altrove. Se si può dire. Sappiate soltanto che anche noi, a volte, abbiamo bisogno di un po' di tempo. Di un po' di pace. Dedicati, entrambi, a ciò che vorremmo essere. Stati. E anche: dedicati a essere quelli che forse saremo. A quelli che potremmo essere, un giorno. Appesi con le unghie a una esilarante incertitudine. A condizione che esista, e sia pure nel rimbalzo trascurabile dei pensieri, questa parola. Il vetro di un'automobile può rivelare gli infiniti capillari della vita. Della vostra (in guerra, devo dirlo?). E della nostra, forse. Anche della nostra.

(c) 2016 weast productions / Siria, provincia di Aleppo /  tutti i diritti riservati

La memoria. E la resistenza del pensiero.

Fa piacere trovare "Infiniti passi" su La Stampa. Così come mi ha fatto molto piacere essere ospite, ieri, della Casa della Resistenza a Verbania Fondotoce per inaugurare l'esposizione fotografica e raccontare il mio libro. Grazie a Antonella Braga per come lo ha letto e per quello che vi ha trovato, leggendolo. Grazie alla Casa della Resistenza e a tutti i nuovi amici conosciuti in una terra che coltiva la memoria e la resistenza del pensiero.

La Stampa, 19.11.2016


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venerdì 18 novembre 2016

Il senso del taccuino.

© 2016 weast productions
Domani nel Senso del taccuino su La Regione: "Gli ultimi saranno gli ultimi". Qui di seguito il consueto estratto:

Gli ultimi non saranno mai i primi. Dicono che un giorno lo saranno soltanto per farti stare calmo. Succede che gli ultimi si facciano avanti. In questo caso, come la metti? Qualcuno si arrabbia, garantito, perché non è quello che intendeva suggerire con “saranno i primi”. 

Allestire "Infiniti passi".

Allestimento dell'esposizione fotografica "Infiniti passi" presso la Casa della Resistenza a Verbania Fondotoce. Grazie a Chiara, Ester, Roberto e a tutti i ragazzi per l'aiuto e la competenza. Inaugurazione domenica, 20 novembre, alle 15.00 in Via Filippo Turati 9. Alle 16.00 incontro pubblico e discussione sulla guerra, la dignità umana, sul giornalismo svolto in zone di confine e di conflitto. Vi aspetto con grande piacere.

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mercoledì 16 novembre 2016

Un evento a Verbania.

Vi aspetto con grande piacere domenica 20 novembre a partire dalle 15.00 a Verbania per inaugurare insieme un'esposizione di fotografie e raccontare un po' di mondo.

venerdì 4 novembre 2016

Il senso del taccuino.

© 2016 weast productions
Domani nel Senso del taccuino su LaRegione: Stare dietro alla vita. Qui di seguito il consueto estratto:

Fuori scorre. Perché la fai tanto lunga? Fuori scorre un paesaggio che sa di cartone e ha il colore di un vecchio giornale. L’aria è umida, solcata da minuscole particelle d’acqua, che non sono ancora pioggia, ma già si appiccicano al finestrino del treno, dando forma a bizzarre striature, punteggiature, ricami affidati al caso, forse. Il paesaggio, visibile ormai soltanto attraverso questo strato d’acqua, è, se possibile, ancora più scialbo. Il cielo è un colpo di tosse che non promette nulla di buono, se non catarro e ancora catarro. Il sole deve essere evaso, verso lidi migliori. Qualche rara automobile procede lungo quella che ha tutta l’aria di essere un’autostrada. I binari corrono così vicini alla macchine che è possibile distinguere chiaramente i volti dei loro occupanti. Una signora guida fumando.