I miei occhi, cercano di mettere a fuoco qualcosa, una cosa qualsiasi, ma non trovano nulla ed iniziano a farmi male, così decido di chiuderli, mi rilasso un po'.
I suoni, sembrano tutti una confusione, voci e voci, ma non ne capisco la provenienza cerco un viso, uno sguardo mi sembra di stare in una stanza troppo affollata..ecco il disorientamento.
Piano piano tutti trovano un posto.
Scopro subito l'importanza, di chiamare tutti per nome, poi la testa si muove a destra e a sinistra perché l'educazione ti insegna a guardare in faccia alle persone, ma c'è solo una voce in quella direzione.
Camilla e Luigi, sono persone straordinarie, che ci raccontano tanto della loro vita. Ci invitano a fare domande anche le più banali: tutto ha una risposta.
Scopro stupita che sono molto autoironici, c'è chi ha chiesto se il Sig. Bertoli, visti i suoi tanti impegni politici sia un presidente presente, risposta: " ah ma nüm al vedom pö mai...
La serata si è conclusa con la cena, bicchieri sopra il coltello, a destra del bicchiere bottiglia d'acqua, tovagliolo sotto forchetta, nel vostro piatto trovate carne a ore 6, patate a ore,..
È difficile ragazzi trovare il mangiare nel piatto , o sapere quanta acqua hai nel bicchiere, senza infilarci un dito,...Lo ammetto ho mangiato il mangiabile con le mani e bevuto dalla bottiglia.
A loro, basta darsi una voce, per sapere in che punto sono della stanza...per me ha dell'incredibile.
Io sento la necessità di toccare, la sedia, chi è seduto al mio fianco, quasi una conferma di non essere sola...mi ritrovo con le lacrime agli occhi perché sono felice di queste emozioni.
Il ritorno alla luce è stato graduale, ma da tutti percepito con fastidio...prendiamo visione della stanza che chi ha ospitati: è piccola più piccola di quanto avessi pensato, anche la disposizione dei tavoli è diversa. Che strana la mente...
Alcune settimane dopo ricevo una mail da casa Andreina: era la copia vocale della lettera di ringraziamento che abbiamo spedito...i miei occhi, si riempiono nuovamente di emozioni... - Xenia -
Ciao Xenia!
RispondiEliminaIl tuo racconto mi ha fatto sentire una sensazione di vuoto, non posso nemmeno immaginare quello che voi avete vissuto realmente. Sono alla seconda lettura... posso farti qualche domanda?
Quanto tempo siete stati li?
Prima di sedervi a cena eravate guidati o liberi di muovervi e interagire tra di voi?
Qual'è il movimento, pensiero o azione che ti sei ritrovata a fare... che ti ha stupito di più?
Un'ultima curiosità. A cena, una volta passato il disorientamento iniziale, siete riusciti a chiacchierare tra di voi e gustarvi il momento con naturalezza?
Te lo chiedo ingenuamente perchè io non so se sarei in grado di portare avanti una conversazione senza guardare negli occhi, e quindi senza poter recepire nell'unico modo non verbale che conosco, le sensazioni/reazioni del mio interlocutore.
Grazie per il racconto... una vera sorpresa per me!
Notte,
Carol
Ciao Carol,
RispondiEliminaPosso dirti, che è inspiegabile a parole ciò che si prova...è una sensazione che va oltre...
La visita è durata più o meno 4 ore, ed era guidata, ci è stato chiesto di non iniziare a vagare a caso...avrebbe potuto creare dei problemi (panico e recupero)ma ti assicuro che la situazione è talmente intensa così che ti sembra impossibile staccare le mani da chi ti stà davanti...
Mi chiedi della cena,...è stata la bravura di Camilla e l'allegria Luigi a farci stare bene...e sono realmente felice, di aver condiviso questa esperienza con le persone a cui voglio bene e sono affezionata da sempre...alla fine l'atmosfera era molto intima e rilassata...ma allegra, abbiamo riso moltissimo. Non finirò mai di ringraziare i nostri due angeli custodi, si sono resi così disponibili a raccontarci, spiegarci e a sensibilizzarci...ma lo sottolineo: con semplicità e allegria...
Xenia
Gianluca, grazie per la foto ed il titolo....ottima scelta approvo pienamente
RispondiEliminaXenia