Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

giovedì 9 giugno 2011

"Non toglieteci Gheddafi!"

Mi sono chiesto se sia possibile fare satira in tempo di guerra. Guerra moderna. Quella delle bombe (NATO in questo caso, in Libia) che esplodono che tu nemmeno le senti arrivare, nemmeno gli aerei senti arrivare, volano troppo alti. Mi sono chiesto se sia possibile fare satira quando questa guerra uccide delle persone, civili e combattenti, da una parte e dall'altra della linea che divide gli amici dai nemici. Ho concluso di si', guardandomi in giro. La satira ha per protagonista Muhammar Gheddafi. A firmare la satira che mi interessa sono vignettisti arabi, uno in particolare, Ashraf Hamdi, uno dei piu' noti autori di vignette e cartoons nel mondo arabo. La sua stessa storia personale suscita il sorriso, come la satira: suo padre, un commerciante egiziano con i soldi, era convinto che dovesse studiare qualcosa di utile, altro che accademia di belle arti o roba simile. Utile.... Avvocato, ad esempio. Ashraf non se la sentiva. Economista allora. Ashraf stava male. Il padre, presa la decisione definitiva, una sera ha convocato il figlio: farai il dentista! E Ashraf da dentista ha studiato. Non ha mai praticato la professione. Oggi fa il vignettista. E i suoi denti non sono proprio in quello che si definirebbe uno stato impeccabile. Me lo ha detto lui, sorridendo senza complessi, aggiungendo che Gheddafi è il suo (e non soltanto suo) soggetto preferito.

2 commenti:

  1. Caro Gianluca,

    Avevo visto la Sua cronaca sul vignettista egiziano mandata in onda recentemente durante un telegiornale della TSI. Sono contenta di ritrovarla sul Suo blog. Mi era piaciuta molto perché portava con se un aria fresca di ironia, impertinenza e audacia. Queste Sue cronache ci ravvicinano alle persone che Lei incontra, e così Lei diventa un trait d’union tra loro e noi. E’ un aspetto del Suo lavoro che mi sembra tanto importante quanto a quello che Lei svolge “al fronte”.
    Buon proseguimento e a presto.

    Donatella

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  2. Penso sia concessa anche un pó d'ironia per sdrammatizzare il tutto e allora mi vien da dire che anche il vignettista italiano Vauro sará seriamente preoccupato se dovesse cadere il governo Berlusconi. Ma i due (colonnello e cavagliere) non erano amiconi condividendo le stesse passioni per amazzoni e hostess ... Forme di stato diverse ma con gli stessi abusi di potere in forme diverse. In comune una decadenza senza limiti.

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