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Avevo parlato, con una fotografia, della storia di Hadil, dissidente siriana. QUI il link al suo intervento alle Nazioni Unite a Ginevra (lunedì' 12 marzo), e QUI la sua testimonianza trasmessa dal Telegiornale RSI. Il link BBC sul rapporto di Amnesty circa le torture praticate nelle carceri siriane.
Che onore avere un motivo di vanto come te per il Ticino!
RispondiEliminaIl mio lavoro ha un senso e un compimento nella sensibilità di chi lo segue. Grazie.
RispondiElimina...cara Hadil, il mondo si muove verso la tua serenità e la pace...dare voce alla tua vita, seppur ancora breve ma tanto vissuta, è un passo importante. Ammiro molto la tua voglia di lottare, per ciò che sarebbe semplice e doveroso...ti auguro, che tutte le ferite ti sono state inflitte, trovino la via della guarigione, per allegerirti il cuore...
RispondiEliminaGrazie anche a te Gianluca
Xenia
Gianluca scusa un domanda in riferimento ad Hadil. Nella sua intervista al TG dice di essere stata arrestata più volte. Di cui una in Egitto se ho ben capito ad Al Cairo. Mi chiedo tecnicamente (nella mia ingenuità di qualcuno che cerca di capire), è segnalata a livello internazionale? Insomma la Siria non è proprio vicina di casa dell'Egitto cosa capita? Queste giovani persone che protestano sono segnalate? E ancora, in Egitto (il fatto che abbia - così è sembrato nel filmato - una sua abitazione, gli attivisti egiziani per solidarietà la ospitano e "proteggono"? Se puoi grazie per una risposta. Buona domenica. Leila
RispondiEliminaCiao: Hadil non è mai stata arrestata al Cairo, l'Egitto non ha nulla (perlomeno ufficialmente) contro gli attivisti siriani. Racconta, invece, di essere stata aggredita da tre uomini che hanno fatto irruzione in casa sua. Sulla situazione di Hadil (casa ecc.) non entro nei particolari per non compromettere la sua (già precaria) incolumità.
RispondiEliminaSono contenta che Hadil sia riuscita ad arrivare a portare la sua testimonianza sino al Consiglio delle Nazioni Unite. Posso essere vagamente cosciente delle difficoltà puramente pratiche che vi sono legate, ma neppure con tutta la mia buona volontà penso di riuscire ad immaginare il coraggio che sia stato necessario e i rischi che Hadil ha corso e sta correndo.
RispondiEliminaIn bocca al lupo Hadil, a te e al tuo popolo.
Stefania