Soltanto l'indicazione del copyright per queste immagini, scattate il 26.11 al Cairo e nei dintorni. Il resto lasciato ai percorsi del pensiero che decifra i messaggi inviati dalla vita degli altri. Immagini. Libere di respirare. E di vivere.
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(c) 2011 weast |
Respirare, un atto semplice, inconscio che ho avuto sempre più pena a mantenere questi ultimi giorni davanti il fiume travolgente delle Sue fotografie. Se mi tolgono a me il fiato che le scopro tranquillamente seduta alla mia scrivania, come fa, Gianluca, Lei che le scatta, a conservare non dico il respiro fisico, ma il soffio dell’anima ?
RispondiEliminaDonatella
Rifletto e provo ad immaginare se queste potrebbero essere veramente solo immagini di una giornata di lavoro ... Forse sì ... ma più probabilmente no. Per Gianluca puó rispondere solo lei: per il giornalista ma soprattutto per l'uomo! La saluto cordialmente. Mariella
RispondiEliminaSedie che saranno riempite. Abiti che saranno acquistati. Vite, che speriamo, possano avere opportunità diverse. Questa settimana seguire il tuo blog mi ha preso una sorta particolare di energia emotiva. Tutto così live, frenetico, incredibilmente vero, immagini che se le fai scorrere ti sembra di stare in mezzo al trambuso ... E invece qui ad aspettare le solite, scontate, tranquille festività. Grazie.
RispondiEliminaLa vita dentro le immagini. Grazie per averla colta.
RispondiEliminaIncontro un signore al lavoro, mi spiega, che è in Svizzera per questioni di salute, gli hanno diagnosticato "il brutto male".Lo incontro nuovamente al mattino, seduto all'aperto con in mano la sua sigaretta, la stringe, come fosse un prolungamento della sua mano. Una boccata...dieci colpi di tosse...attende il suo taxi, prende la sua piccola valigia e si incammina: pensieroso, ma determinato, verso la sua corsa verso la speranza...
RispondiEliminaTi ringrazio, Gianluca per tutte le immagini, che hai voluto condividere anche con noi,...ho purtroppo, pochissimo tempo per osservarle, come meritano...ma il tempo per dire grazie, quello, voglio trovarlo sempre.
Xenia