Raccontare
martedì 31 maggio 2011
Profughi non in vista
Sul sito web di Al Jazeera English leggo che i profughi siriani fuggiti in Libano dalla località di Tel Khelakh sono oltre cinquemila. Il governo libanese parla di "serious need for humanitarian aid". Ci sono stato, in questa zona, due settimane fa. Non si vede nessuno, a parte un piccolo autobus trasformato in clinica ambulante grazie al quale la Mezzaluna rossa libanese fornisce consulenza medica e qualche medicina ai profughi. Nessuna presenza di organizzazioni umanitarie internazionali. Nemmeno l'ombra dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. La foto che ho pubblicato sopra è la vista sul lago che si gode da un elegante ufficio dell'UNHCR (l'Alto commissariato dell'ONU per i rifugiati) a Ginevra. La sede dell'agenzia è proprio a Ginevra. Da li' i profughi siriani non si vedono. Chi è interessato puo' dare un'occhiata al reportage che ho girato lungo la frontiera fra Libano e Siria, messo in onda da RSI, SF e TSR.
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Caro Gianluca,
RispondiEliminaQuella veduta la conosco bene e nel “elegante ufficio” del’UNHCR ci ho lavorato...in un’altra vita.
Sò che l’attuale Alto Commissario è anzi tutto preoccupato nel delocalizare i suoi servizi per fare economie (sbagliate), dimenticandosi la ragione per cui è stato creato il suo Ufficio: offrire protezzione ed assistenza a chi fugge il suo paese perché perseguitato. Per di più l’UNHCR non possedie l’autonomia delle agenzie specializate delle Nazione Unite: il suo Statuto lo fa dipendere direttamento del’ONU stricto sensu. Di fronte alla tragedia siriana il silenzio del’ONU è assordante e la sua inazzione agghiaciante.
Donatella