Raccontare
SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.
Combinazioni semantiche.
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Ho appreso questa mattina che la Giuria dei Critici del Premio Stresa di Narrativa 2016 ha attribuito una “targa speciale” a “Infiniti passi”. Desidero ringraziare chi ha creduto nel libro. Dedico il riconoscimento a tutte le persone incontrate e raccontate in “Infiniti passi”. E agli esseri umani che ho conosciuto nei paesi in guerra, che mi hanno raccontato e, così facendo, affidato la loro vita. La "targa" è tutta per voi. Diciamo, meglio: questo riconoscimento è tutto per voi. Dedicare una "targa" a chi si sposta a piedi, fuggendo dalla guerra, fa sorridere. Sono sicuro che sorriderebbero anche loro, il mio amico Habib, Saber, Malika e tutti gli altri. La vita, oltre che obbligatoria (Habib), può essere, anzi è, anzi sa essere, quando meno te l'aspetti, divertente. Nelle sue combinazioni. E metti pure semantiche.
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