Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

sabato 19 dicembre 2015

Il senso del taccuino.

(c) 2015 weast productions
Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Appunti di fine anno". Qui di seguito il (consueto) estratto. Non prima di avere fatto a tutti i lettori i più cordiali auguri di buon Natale e di buone feste:


Bellezza. Nella sua bellezza (anche nella sua violenza) la natura se ne frega degli esseri umani. La supplica di una madre che non è riuscita a fuggire da Aleppo e che ogni giorno è sotto le bombe. Una supplica pronunciata mentre l'elicottero siriano che ha appena sganciato o sta per sganciare la sua carica esplosiva viene inghiottito da un tramonto stupendo. O il padre iracheno che, di nascosto da tutti, si mette a piangere inginocchiato di fronte all'Eufrate e prega che la guerra finisca presto. L'acqua del fiume scorre senza un sussulto, manda brevi lampi e un suono che accompagna il lavoro dei grilli. O, ancora, le nostre individuali esperienze. Ciascuno ha le sue. L'indifferenza della natura nei nostri confronti ci sorprende. Ma come, non sei anche tu sulla nostra barca? Vorremmo che ci capisse, che stesse dalla nostra parte. Che ci compatisse. Almeno un po'. Comprendiamo, tuttavia, che non lo farà mai. Perché dovrebbe farlo? 



1 commento:

  1. La natura se ne frega, è Giusto: è la sua natura! Ma noi perchè ce ne freghiamo? E' Ingiusto: noi siamo la natura.

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