Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

sabato 27 agosto 2011

Leggere la rivoluzione

Ho incontrato un giovane tunisino a Tripoli. Spari nell'aria e lui scuoteva la testa. "La vostra è stata una rivoluzione diversa", gli dico. "Gli uomini libici sono pazzi", mi ha risposto. Una rivoluzione e le sue differenti letture.

1 commento:

  1. Leggere la rivoluzione; leggere il mondo!

    Facevo la spesa, era la fine di luglio, giorno più giorno meno.
    Al banco frigo incontro una signora anziana, molta voglia di parlare. Ma non con me, cerca qualcuno della sua età, anno più anno meno.
    La seguo, in fondo il percorso della spesa non è molto variato!
    Finalmente trova qualcuno con cui sfogarsi: dice di avere più di 90 anni (complimenti!) e di non aver mai vissuto un periodo tanto brutto, nella sua vita. Mi immagino malanni e delusioni… Invece: è Oslo a preoccuparla, la Libia e tutto il mondo arabo in subbuglio.
    Poi la frase fatidica:
    “ai nostri tempi non era così! “
    Come? Resto impietrita, davanti alla frutta.
    Ha attraversato un secolo carico di sangue: due guerre mondiali, nazismo, fascismo, Stalin e le sue purghe, apartheid, dittatori in Sud America, ETA, IRA, anni di piombo, guerra di Bosnia, guerra del Golfo …. Serve altro?
    Già dimenticato?
    Certo, quando era giovane lei si faticava molto di più: meno tecnologia e progresso, ma gli uomini se le sono date di santa ragione comunque, credendo in ideologie pazzesche.
    Non penso proprio che sia cambiato qualcosa, che il mondo sia peggiorato come dice questa Signora anziana. Semplicemente non si impara mai dagli eventi, non si riconoscono i segnali, si vive di profitto senza guardare in faccia a nessuno. Senza pensare che ci sono sempre delle vittime in cambio.
    Non ci sono tempi migliori né tempi peggiori: ci sono solo persone con la memoria corta e poco propense a migliorarlo davvero, questo mondo, credendoci!
    Sabrina

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