Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 12 giugno 2015

Il senso del taccuino.

© 2015 Weast Productions
Adnan Alahmad con le sue tele. 
Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Baghdad Station". La presentazione è ora su Periscope (@gianlucaweast). Qui di seguito il solito (okay…) estratto:

Il venditore di giornali che non si è mai scollato dal suo mondo: Baghdad Station, ad Aleppo. Urlava quello che urla uno che vende giornali: «Giornaaaali». Se lo sono portato via gli anni: fortunato lui. In Siria sono rimasti in pochi a morire per cause naturali. Lo conoscevano tutti: stringeva i quotidiani con entrambe le braccia, dava l'idea di uno che suona la fisarmonica o, forse anche, di uno che tiene una donna invisibile dentro un abbraccio interminabile. Osservi il ritratto che il grande pittore siriano Saad Yagan ha fatto del venditore di giornali, e hai la stessa impressione. La fisarmonica, la donna amata e desiderata. Il quadro ha resistito a lungo dentro la Kaleemat Sanat Galeri di Aleppo, situata anch'essa a Baghdad Station, la stazione ferroviaria della città. Sette mesi fa il suo proprietario, il collezionista d'arte Adnan Alahmad, ha deciso che era venuto il momento di mettere in salvo le tele che custodiva, sottrarle ai mortai, alle bombe, alla minaccia e alla furia degli estremisti. Per salvare una collezione straordinaria, Adnan ha caricato le tele in macchina e si è diretto a Beirut, in Libano. Un viaggio, poi un altro, e un altro ancora. E un viaggio ancora. Un uomo solo in macchina, con i suoi quadri. Attraverso i posti di blocco, e una frontiera. E sotto lo sguardo di uomini armati, sospettosi, impauriti e colmi di rancore. La guerra che mangia da dentro. Quando, contandole una ad una, Adnan Alahmad aveva capito di avere portato via da Aleppo un numero sufficiente di tele, le aveva caricate su una nave e lasciato che salpassero. Destinazione: Turchia, Istanbul.  


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