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Ho dietro di me
migliaia di puntini.
Li leggeranno i ciechi
sulla sabbia.
All'incontrario.
Soltanto loro sapranno.
Sapranno tutto.
Ho dietro di me
migliaia di colpi di tacco.
Altissimo e
sottile.
Notti senza sonno,
consumate
senza paura
di fronte al mare,
come andrebbe consumata
la prima notte:
a ridere e,
e a fumare sigarette.
A camminare
fantasticare
a scrivere.
Non saprei vivere
senza di me.
Vuoi mettere, amore,
la rivoluzione?
(Continua la serie di poesie inviatemi da Gaza. Autrice è una giovane donna che desidera restare anonima, che evidentemente non si rivolge a me in ciò che scrive, ma si rivolge a me per essere pubblicata. Il Blog la pubblica. La traduzione è di Faccia da reporter, al quale manca il tempo per la costanza e traghettamenti più accurati).
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