La Merkel che s'incazza non è una
notizia. E' sempre incazzata. La Merkel che si arrabbia perché le
hanno fatto click davanti, click di fianco e click dietro mentre era
calata dentro un body e/o costume da bagno e, dentro questa mise,
si stava calando in vasca termale @ Ischia, è una notizia. Significa
che la Merkel è umana. Tedesca, va bene, ma umana. Non dovrebbe
prendersela: sarò di bocca buona, ma da vestita lascia presagire un
peggio che en maillot de bain non si avvera. Non del tutto.
Tiene duro. È quaaaaasi soda. Meglio dell'euro. Non sono sicuro che
gli scatti siano davvero clandestini: troppo nitidi, troppo sicuri.
L'umanizzazione del potere (attraverso la quasi nudità, la rabbia
espressa ex post per la ciccia rubata e rivelata al mondo) è
una vecchia storia. Che, forse, si ripete.
Ce n'è un'altra di storia che si
ripete. Diversa. I suoi protagonisti, alla vista della Merkel in
body, chiuderebbero gli occhi e chiederebbero probabilmente perdono a
dio per la frazione di esperienza adiposa femminile involontariamente compiuta.
Eppure, c'entrano anche loro. Vedi come va il mondo: a sera inoltrata
sei lì che pensi alla Merkel. Eppure, in un moto d'orgoglio, e
siccome stai scrivendo altre cose, ti ricordi di un passaggio letto
in un recentissimo volume dedicato allo Yemen. Nel parlarne, l'autore
presenta un palestinese, di nome Abdullah Azzam, che negli anni
dell'occupazione sovietica dell'Afghanistan non faceva altro che
traveling to Europe and the US to
recruit fighters for his war (quella – aggiungo – antisovietica).
The US, eager to see the Soviets bogged down in their own Vietnam,
allowed Azzam – e qui arriva il punto – to establish satellite
centers across the country, in cities like Brooklyn, Kansas City, and
Tucson. The broad-shouldered Palestinian in his Afghan cap was a
tireless recruiter, screening videos and delivering speeches night
after night. “Your brothers and sisters in Afghanistan need you”,
he beseeched the uncertain crowds. Listening to Azzam, one jihadi
recalled years later, “made me want to find a blanket and withdraw
from the world.”
((da: The last
refuge. Yemen, Al-Qaeda, and America's war in Arabia, Gregory D.
Johnsen, W.W. Northon & Company Ltd., London, 2013, p.12)).
Anche questa, è
una vecchia storia. Che oggi si ripete. Preciso: continua. Con una
differenza: che sono riusciti (che bello lasciare in sospeso
l'attribuzione di responsabilità....) a farci credere che non
c'entra nessuno. Che tutto avviene perché al mondo ci sono quelli
con la barba e quelli senza.
Vedi un po' come
va, questo mondo. La Merkel in body e gli altri con la barba. Darei
non so che cosa per vedere il contrario: gli altri in costume e la
Merkel con la barba. Mi basterebbe un minuto. Ma chiedo troppo, lo so.
Estratto da "La fotografia"
RispondiElimina... andate via che non c'è più niente da vedere
niente da capire
credo che ti sbagli perché un morto di soli tredici anni
è proprio da vedere perché la gente sai
magari fa anche finta
però le cose è meglio fargliele sapere.
Guarda la fotografia
sembra neanche un ragazzino
io son quello col vino
lui e quello senza il motorino ...
Intelligenza ed ironia, un connubio vincente.