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Quando un militare sceglie di non fare il suo dovere di soldato. La storia di Mohammad, disertore dell'esercito siriano, rimasto cieco dopo l'esplosione di una bomba sulla sua casa. Prossimamente (venerdì) sulla Regione.
Ancora un
chilometro, metà in discesa. C’è soltanto la collina da superare. A volte i guai iniziano quando hai
l’impressione di esserteli lasciati alle spalle. Per sempre. Un cecchino
siriano. Un’unità dell’esercito spuntata dal nulla. Un gruppo di ribelli che ti
scambiano per un nemico. Avanti. Un passo dopo l’altro. Di notte. Sotto una
luna che sembra trattenere il fiato per fare meno luce e nasconderti. Buio. Per
Mohammad Faisal Assaf non fa
differenza. E’ al buio dal 18 giugno scorso. Cieco. A 28 anni cammina insicuro
e fragile, disorientato. Il
contrasto con il suo fisico allenato, i capelli neri tagliati corti, la forza
che il suo corpo esprime rende la scena teatrale, quasi studiata per
concentrare il significato universale delle infinite contraddizioni e
sofferenze della condizione umana.
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